sabato 22 agosto 2020

Cos'è la depressione estiva: l'effetto dell'estate su ansia e umore


Effetto estate su ansia e umore: cos’è la depressione estiva

La bella stagione può peggiorare i sintomi ansiosi e depressivi, per un mix di fattori fisici e sociali. La psicologa ci spiega i meccanismi che si innescano

Contrariamente a quanto ci aspetteremmo, l’estate ha un impatto emotivamente disturbante su molte persone. Estate non significa relax, come siamo soliti pensare, anzi: nella stagione più calda aumenta in modo significativo il consumo di farmaci ansiolitici, di antidepressivi, di alcol e sostanze. 
Sono soprattutto coloro che soffrono di disturbi dell’umore e d’ansia a risentire negativamente della bella stagione, ma anche chi non ha un disturbo conclamato può percepire un senso di disagio.

Esiste anche una depressione che si manifesta tipicamente d’estate, e che presenta delle peculiarità rispetto alla depressione più “classica” che tende a manifestarsi più spesso nei mesi freddi. Mentre nella depressione più frequente nei mesi autunnali ed invernali predominano aumento del sonno e dell’appetito, nella depressione estiva si riscontrano più spesso insonnia e calo dell’appetito
In coloro che soffrono di depressione estiva, in più, la percezione della spensieratezza e del divertimento degli altri può procurare disagio, accentuare la sensazione di essere diversi e spingere ulteriormente all’isolamento sociale, che è già caratteristico dei disturbi depressivi.

Quali sono i fattori che determinano l’insorgenza di depressione nei mesi più caldi? L’aumentata esposizione alla luce solare viene chiamata in causa in quanto influenza la produzione di melatonina e serotonina. Ci si aspetterebbe che un loro aumento faccia migliorare la depressione, come in effetti accade in molte persone depresse, ma non in chi soffre di depressione estiva. D’altra parte, pure l’opposto, ovvero un calo della luce solare disponibile in autunno, viene ritenuto responsabile della depressione autunnale. 
Il fattore determinante sembra essere allora non tanto l’aumento o la diminuzione di queste sostanze in relazione alle variazioni della quantità di luce, ma piuttosto il cambiamento troppo improvviso del bioritmo, sia in un senso che nell’altro. Il ritmo sonno-veglia viene alterato sia quando il foto-periodo si accorcia, in autunno, sia quando si allunga in estate. Alcune persone sono più predisposte a risentire dell’uno, alcune dell’altro. D’estate, alla maggiore luce si aggiungono  l’aumento della temperatura e dell’umidità, tutti fattori che influenzano il ciclo sonno-veglia e di conseguenza l’umore.


Il caldo può peggiorare i sintomi di chi soffre di disturbi dell’umore perché di per sé provoca spossatezza, svogliatezza, disturbi del sonno e dell’appetito che sono anche sintomi propri della depressione. Ma soprattutto, il caldo provoca tachicardia, sudorazione, calo della pressione che a sua volta può indurre agitazione e confusione mentale. Tutte queste modificazioni corporee sono simili ai sintomi dell’ansia e del panico e si sovrappongono ad essi, esacerbandoli. 
Chi soffre di attacchi di panico tende ad attribuire un significato patologico a sensazioni corporee che possono essere di per sé fisiologiche, innocue e casuali, ma è l’interpretazione di queste sensazioni come qualcosa di minaccioso e pericoloso che attiva un’escalation di ansia fino all’attacco di panico. Il caldo offre molteplici stimoli da cui può innescarsi un attacco: la spossatezza, l’affanno, i giramenti di testa possono scatenare il pensiero che stia avvenendo qualcosa di grave e vengono caricati di un significato patologico.

D’estate l’ansia può aumentare perché con le giornate più lunghe e il maggior tempo a disposizione aumentano potenzialmente anche le attività, gli impegni e le energie a disposizione, provocando una maggiore irrequietezza. 
D’altra parte le persone vanno in ferie, i negozi chiudono, i programmi televisivi abituali vengono sospesi, venendo a mancare gli abituali punti di riferimento. Le vacanze sono per la maggior parte delle persone un momento a lungo sospirato, ma per alcune che soffrono di ansia e depressione sono un fattore di stress, in quanto richiedono di cambiare le abitudini, i ritmi, lasciare l’ambiente protetto della propria casa e dei luoghi familiari, la sensazione di controllo che deriva dall’avere le giornate scandite in modo sempre uguale e già organizzato secondo programmi predefiniti. Vengono a galla l’ansia da vacanza, le fobie relative ai mezzi di trasporto.

D’estate la pressione sociale al divertimento è maggiore, l’isolamento della persona depressa si nota anche di più e si moltiplicano le esortazioni degli altri a uscire. Tuttavia, uscire e frequentare persone in occasioni sociali richiedono energie che in chi è depresso sono già ridotte. 
Inoltre, chi soffre di depressione e ansia tende a confrontarsi con gli altri con una percezione distorta, per cui le altre persone appaiono sempre migliori di sé, più felici, più serene, meno problematiche, più sane. In un circolo vizioso, questa convinzione rigida e distorta induce ulteriormente a chiudersi in sé ed evitare i contatti, per sfuggire a un confronto che, nella propria mente, rimarca la propria condizione di sofferenza ed espone a un possibile giudizio negativo.

Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta

Dal Sito: centropagina.it


10 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi rivedo in tutto soprattutto nella frase " la percezione della spensieratezza e del divertimento degli altri può procurare disagio, accentuare la sensazione di essere diversi e spingere ulteriormente all’isolamento sociale, che è già caratteristico dei disturbi depressivi". Per me l'estate che tutti sognano è un incubo. Sto male fisicamente ( tachicardia, mal di testa....), il caldo mi butta giù , non ho forze. Devo lavorare ma mi trascino, ne ho sempre una. Ad esempio l'aria condizionata mi fa malissimo e la trovo ovunque, come è ovvio. Quest'anno sono arrivata a rinunciare alle vacanze per paura di far prendere i mezzi pubblici al mio cane anziano( non ho l'auto).... sto messa male, lo so. Spero che settembre arrivi presto

Anonimo ha detto...

Mi riconosco in tutto!!! L ansia la depressione gli attacchi di panico..

Anonimo ha detto...

Anche io odio estate il caldo mi fa passare la voglia di fare qualsiasi cosa. Tutti sembrano felici mentre io vorrei andare in letargo fino a settembre.

Anonimo ha detto...

Anch'io odio l'estate x tanti dei motivi che ha citato la dottoressa ma non dobbiamo dimenticare chi è in sovrappeso che deve spogliarsi, il caldo,il sudore,le zanzare,l'immancabile confronto più evidente nei mesi estivi...🥵🤷😠😱🫠

Anonimo ha detto...

Anche io mi rivedo in tutto...ho sempre quest ansia che debba succedere qualcosa...a mia figlia che è la cosa più bella della mia vita...vorrei rinunciare alle vacanze all estero ma non ho vogliorovinare l euforia della mia famiglia

Anonimo ha detto...

Idem, chiusa in casa senza energie... nn riesco a riposare la notte, la gente che si diverte a tutti i costi mi fa sentire ancor più diversa eppure sono giovane, vorrei solamente risvegliarmi ai primi di ottobre.

Anonimo ha detto...

Anch'io senz' auto, mi si è rotta un mese fa, nn ho più il lavoro e nb me la posso permettere, inoltre nn ho energie nè desiderio di uscire, attacchi di ansia., apatia e pianto.

Anonimo ha detto...

L'estate è il periodo più di 💩 che esiste.cado,stanchezza, mancanza di appetito....io svalvolo

Anonimo ha detto...

La perdita delle abitudini e dei punti di sicurezza quotidiana specie in viaggio e in vacanza mette in difficoltà. A questo si aggiunge un senso minaccioso di pericolo per sè e i propri cari quando si esce dai luoghi in cui ci si sente protetti. Anche il cambiamento delle abitudini alimentari può mettere in difficoltà

Ale ha detto...

Io sono in pensione. Mai stata bene, con tutta la terapia. Questa estate poi a letto...
Senza forze, ansia, paure immotivate.