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mercoledì 18 dicembre 2019
Agorafobia: sintomi e cause e come si risolve l'ansia da spazi aperti e affollati
Chi soffre di agorafobia ha paura degli spazi aperti e affollati oppure di trovarsi in pubblico: scopri le cause e i sintomi e come si risolve.
L’agorà era la piazza principale delle città greche, luogo grande ed imponente dove si svolgeva la vita della polis, ed è da qui che prende il nome la fobia di chi ha paura degli spazi aperti e di stare in mezzo alla gente, ovvero l' agorafobia. Ma di cosa si tratta di preciso? L'agorafobia è un tipo di disturbo d'ansia e coloro che ne soffrono temono situazioni reali o previste in cui potrebbero avere un attacco di panico o sentirsi intrappolati, indifesi o addirittura vergognarsi.
Agorafobia e attacchi di panico viaggiano a braccetto, difatti coloro a cui è stata diagnosticata l'agorafobia hanno sofferto di uno o più attacchi di panico ed hanno evitato i luoghi in cui potesse succedere di nuovo. Gli agorafobi evitano la folla o di trovarsi in un luogo pubblico, avendo paura degli spazi aperti con persone come strade trafficate. La paura può essere così travolgente che è comune per loro sentire di non poter uscire di casa, luogo in cui si sentono al sicuro. È un disturbo che colpisce le donne più degli uomini e di solito si manifesta tra i 25 e i 30 anni.
Agorafobia, cause
Esistono diversi fattori che possono influenzare lo sviluppo dell'agorafobia.
Temperamento ansioso o nervoso.
Stress ambientale.
Esperienze di apprendimento.
Avere disturbi di panico o altre fobie.
Risposta di forte paura e voglia di fuggire agli attacchi di panico.
Aver vissuto situazioni di tragedia in famiglia o incidenti dal grande impatto.
Avere un parente di sangue con agorafobia.
Depressione.
Uso prolungato di droghe o alcol.
Altri disturbi di salute mentale.
Agorafobia, sintomi
Gli agorafobi possono provare ansia anticipatrice e sviluppare comportamenti difensivi ed evitare determinate situazioni, in particolare:
Uscire soli di casa.
Situazioni affollate in cui c'è da attendere in fila.
Spazi chiusi, come cinema, ascensori o piccoli negozi.
Spazi aperti, come strade trafficate, parcheggi, ponti o treni.
Utilizzare i mezzi pubblici.
Hanno problemi significativi o angoscia sul lavoro, situazioni sociali o momenti e situazioni che producono paura o ansia sproporzionate.
Agorafobia, diagnosi
Il disturbo deve essere di almeno sei mesi e prima di raggiungere una diagnosi possono essere necessarie diverse interviste con lo psichiatra per valutare i sintomi oltre a un esame fisico e altri test come un esame del sangue o test di imaging per escludere altre cause. Lo psichiatra può richiedere di parlare con persone vicine come la famiglia e gli amici per conoscere cambiamenti comportamentali e ossessioni nel paziente come evitare la guida, andare al cinema, teatri, supermercati, magazzini, usare l'ascensore, usare i mezzi pubblici, stare lontano da casa, esercizio fisico, partecipazione a discussioni. Si presterà attenzione anche a comportamenti difensivi come essere sempre accompagnati da una persona affidabile, un animale, trasportare oggetti rassicuranti, fare shopping in determinati orari o avere sempre un centro sanitario o un ospedale vicini.
Agorafobia, come guarire
Il trattamento contro l'agorafobia è a lungo termine e include un programma di psicoterapia che, oltre a conoscere i fattori che portano alle crisi, di solito include una terapia di confronto per affrontare e tollerare i sintomi che li scatenano. L'obiettivo è ridurre l'ansia gradualmente e raggiungere la desensibilizzazione affrontando in sicurezza, senza paura o ansia, i luoghi e le situazioni che hanno causato le crisi. Oltre alla psicoterapia potrebbe essere necessario un trattamento con antidepressivi ma sarà l'esperto a valutare, caso per caso, quando e dove è necessario intervenire in questi termini.
Dal Sito: cosmopolitan.com
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