mercoledì 4 dicembre 2019

CHE VERGOGNA!

La vergogna è un’emozione definita complessa o secondaria, si sviluppa con la crescita dell’individuo e deriva dall’interazione con le persone, è un’emozione sociale. L’emozione della vergogna si innesca nel momento in cui la persona si valuta come inadeguata rispetto al contesto in cui si trova e mette in discussione il proprio senso di sé, cioè il “come sono”.

Vergognarsi è diverso dal provare 
imbarazzo, dal pudore e dal senso di colpa.
Vi sarà capitato di voler “sprofondare dalla vergogna” o “diventare invisibili”… Per cosa vi siete vergognati?
Ci possiamo vergognare per motivi diversi e per questo esistono diverse tipologie di vergogna:
–transpersonale: quando ci si vergogna del gruppo nel quale ci si identifica (classe, amici, famiglia, ecc)
-transitiva: quando un persona con il proprio comportamento genera vergogna in un’altra persona
-ricorsiva: quando ci si vergogna di vergognarsi.
Ci si può vergognare per l’aspetto fisico o per il proprio carattere (per come si è), per qualcosa che si è commesso (un’azione), per ciò che si prova (un’emozione), per ciò che si pensa (un pensiero).

COME SI MANIFESTA LA VERGOGNA?

Dal punto di vista del comportamento la persona che prova vergogna cerca di distogliere lo sguardo dall’interlocutore, arrossisce, china il capo, quasi a voler scomparire e tenta di mettersi in fuga da quella situazione insostenibile. Quando la vergogna è molto intensa la persona si tutela dalle autoaccuse e cerca di dirigere il giudizio all’esterno incolpando gli altri e proteggendo il proprio sé,talvolta mettendo in atto in comportamenti aggressivi.


A COSA SERVE?

Avrete sentito dire sicuramente frasi del tipo “sei senza vergogna!”, questo indica un atteggiamento di chi è spudorato, di chi non è contestualmente adeguato, di chi non rispetta neppure minimamente le regole sociali. E’ evidente, a partire da questa esclamazione che, come tutte le emozioni, anche la vergogna ha una sua ben specifica funzione. Proviamo a pensare a cosa potrebbe succedere in assenza di vergogna, probabilmente ci esporremmo liberamente senza alcuna inibizione. Non avere vergogna significa quindi non aderire ad alcun tipo di regola sociale, ma è proprio il rispetto delle norme a livello sociale che ci permette di sentirci parte integrante di un gruppo.

QUANDO È TROPPA CHE SUCCEDE?

La problematicità di questa emozione è data dall’intensità che può raggiungere. La persona vive un profondo senso di inadeguatezza. Quando la vergogna è troppa e diventa invalidante, la persona, per “salvarsi la faccia”, mette in atto comportamenti di evitamento o di aggressività. Infatti quando si è in una condizione di pericolo e ci si sente minacciati o si cerca di fuggire o si attacca il nemico.

“L’uomo è l’unico animale che arrossisce, ma è l’unico ad averne bisogno.”
(Mark Twain)

Dott. ssa Camilla Pacassoni

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