mercoledì 6 maggio 2020

Modello ABC di Ellis - Psicologia cognitiva per Ansia e Attacchi di panico

Il modello ABC di Ellis è una tecnica usata nella terapia cognitiva per rendere il paziente consapevole di come i suoi pensieri di valutazione degli eventi che accadono in certa situazione determinano le emozioni spiacevoli (ansia, paura, rabbia, colpa, tristezza, etc.) che prova.

Spesso tutti noi, immersi in una situazione, proviamo una certa emozione e tendiamo a ritenere che sia stata la situazione a generarla.
Ad esempio, un soggetto può trovarsi in ascensore insieme ad un estraneo e provare imbarazzo. L'emozione provata non dipende dal fatto che ci siamo trovati in questa situazione. Non è la situazione che imbarazza. Ma è quello che abbiamo pensato nel momento in cui stavamo nell'ascensore.
Spesso tali pensieri sono automatici, veloci, e difficili da cogliere. Ci si sente imbarazzati senza capirne il perchè!

Allenandosi con questa tecnica il paziente acquisisce invece consapevolezza di tali pensieri e il terapeuta cercando di agire su di essi cerca di mitigare, ridurre o eliminare del tutto la conseguente reazione emotiva.

Spighiamo meglio cos'è e come si usa L'ABC.

L' ABC cognitivo è uno strumento utile per individuare insieme al paziente le sue convinzioni (credenze) funzionali o, soprattutto in clinica, disfunzionali

ABC è un acronimo, dove A sta per antecedent, B per belief e C sta per consequence.

L’antecedent è lo stimolo di partenza, che in terapia è una situazione problematica in cui la sofferenza emotiva si è presentata in maniera particolarmente vivida e concreta. Per lo più si tratta di situazioni: guidare l’auto, parlare in pubblico. 

belief sono i pensieri, le convinzioni(ovvero, in inglese, i belief) che il paziente ha utilizzato per valutare –positivamente o negativamente- l’antecedent. Tali pensieri spesso agiscono al di fuori della consapevolezza. (Es: "oggi non mi va proprio di parlare in pubblico", "voglio fare una bella figura", "devo assolutamente fare una bella figura sennò non valgo niente").

Infine i C, le consequences, possono essere emozioni o comportamentiazioni. (se penso che devo assolutamente fare bella figura è molto probabile che mi senta teso, nervoso, ansioso).

 

In terapia il paziente viene incoraggiato ad allenarsi a casa a trascrivere su un foglio di carta, suddiviso in 3 colonne verticali, le componenti dell’ABC, come segue:


Il foglio ABC va consegnato al paziente, che così familiarizzerà direttamente con lo strumento. Naturalmente il paziente va istruito e guidato a compilare l’ABC in seduta e incoraggiato a usarlo a casa. In questo modo la sua consapevolezza degli stati cognitivi e la sua capacità di leggere le proprie emozioni aumenterà.

Abbiamo detto che l’A è una situazione. In realtà, è più corretto dire che durante la fase iniziale di familiarizzazione con il paziente è preferibile usare situazioni reali e recenti come A. Ma non è necessarioche l’A sia una situazione o un evento esterno. Si può considerare un A anche un evento immaginariopossibile o perfino impossibile; uno stato d’animo internoun’emozione, un pensiero. Può essere una relazione e può appartenere al passato, al presente o al futuro.

Facciamo un esempio:

  • Nella colonna delle A vengono inseriti gli “antecedents” (gli antecedenti), ovvero situazioni, episodi ma anche stati emotivi situazionali (come, ad esempio, “sono a casa da solo”); 
  • nella colonna centrale dei B vengono inseriti i “beliefs” (le credenze), pensieri (più o meno automatici) che il paziente “produce” per dare significato all’A antecedente;
  • nella colonna finale dei C, rientrano le “consequences” (le conseguenze) in termini emotivi (“cosa provo”) e comportamentali (“cosa faccio”)influenzate dalle credenze in B.
A questo punto l’ABC cognitivo si configura così: 


Un altro esempio:




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