“Quando odiamo qualcuno, odiamo nella sua immagine qualcosa che è dentro di noi”
Hermann Hesse
La Legge dello Specchio ci dice che la realtà è un nostro specchio e quando qualcosa ci dà fastidio all’esterno, significa che quella cosa è nascosta dentro di noi.
Il mondo esterno può essere paragonato ad uno specchio che riflette i nostri contenuti inconsci, e quanto più un contenuto è a livello profondo e non riconosciuto, tanto più crea fastidio.
La legge dello specchio non è il prodotto passeggero di una moda new age, bensì una teorizzazione a lungo discussa in ambito psicologico, particolarmente dallo psicoanalista Cral Gustav Jung, alla quale si riferiva in termini di “proiezione” ed “ombra”: ognuno di noi proietterebbe all’esterno in modo involontario aspetti di sé non riconosciuti o non accettati detti “ombra”. A causa di questo meccanismo attribuiamo aspetti nostri ad altre persone. Sarebbe infatti impossibile il contrario: ognuno di noi riconosce solo ciò conosce. Ciò che proiettiamo, se non lo possedessimo anche noi, non potremmo riconoscerlo nemmeno negli altri.
Ovviamente c’è sempre un “innesco”, una particolare qualità imperfetta degli altri che attiva specifici aspetti di noi non riconosciuti che ci portano a vedere qualcosa che non c’è, o c’è solo in piccola parte. Non si fa riferimento solo alle qualità negative, ma anche quelle positive. E’ quello che avviene quando idolatriamo una persona o proviamo eccessiva ammirazione nei suoi confronti.
Perché avviene tutto questo?
La mente, al pari del corpo fisico è un organismo perfetto ed ogni azione che innesca ha uno specifico fine. Proiettando abbiamo la possibilità di liberarci (almeno in apparenza) di un conflitto interno, facendone divenire responsabili altre persone o circostanze.
Quando siamo presenti a noi stessi, nel qui ed ora, possiamo osservare chi e cosa genera in noi sensazioni di fastidio e trasformare una situazione sgradevole in un’opportunità di crescita che apre la strada alla piena assunzione di responsabilità per ciò che proviamo. Se è vero che non possiamo agire sui comportamenti altrui, possiamo però scegliere il modo in cui reagirvi ed interpretarli.
ESERCIZIO SULLA LEGGE DELLO SPECCHIO:
•Fai un elenco delle cinque persone che ti danno più fastidio (es. parenti, conoscenti, amici, personaggi pubblici)
•Scrivi accanto a ogni persona il/i perché del tuo fastidio (es. Mi dà fastidio X, perché richiama dentro di me..)
•Leggi le caratteristiche elencate e chiediti, davvero, se non siano in qualche forma presenti in te, o se almeno una volta anche tu non ti sei comportato così.
Tutto ciò che ci irrita negli altri, può portarci a capire noi stessi
(Carl Gustav Jung)
Dal Sito: psiche.org
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