L’emergenza coronavirus è un fatto senza precedenti che sta creando difficoltà e ansie a tutta la popolazione del nostro paese, trovastasi in pochi giorni a fronteggiare una situazione inedita e angosciante. Se il personale dei presidi ospedalieri è in prima linea anche sul fronte dello stress, ma una comprensibile agitazione può colpire chiunque. E questo è un problema nel problema, perché la continua tensione emotiva caratteristica dello stress induce il corpo a produrre una sostanza chiamata cortisolo, che abbassa l’efficienza degli anticorpi e crea uno stato di infiammazione che rende l’organismo più fragile e quindi più esposto.
Lo stress ci indebolisce
Quando dobbiamo far fronte a una situazione di forte stress automaticamente si attiva un particolare distretto cerebrale, chiamato “asse ipotalamo-ipofisi- surrene” che stimola le ghiandole surrenali a produrre ormoni in grado di attivare rapidamente la circolazione sanguigna, aumentare la pressione arteriosa e generare un allarme globale nel corpo. Il messaggio è chiaro: c’è un pericolo incombente, occorre stare all’erta. Se nell’immediato questo comporta un aumento della potenza fisica e della lucidità mentale, alla lunga, in assenza di pause, fa sì che il corpo modelli la sua attività come se fosse sotto costante pericolo e per farlo elimina le proteine di “signaling”, quelle che servono proprio per l’attivazione delle difese del sistema immunitario. Tutto questo chiarisce perché abbiamo bisogno di tecniche psicologiche efficaci per ridurre il carico di stress. Eccone due molto efficaci.
Il respiro che scioglie la tensione eccessiva
Le tecniche derivate dalla meditazione sono fra le migliori per combattere lo stress. La prima cosa da sapere è che tutte si avvalgono di un particolare tipo di respirazione, detta diaframmatica. L’uso del diaframma, il muscolo che separa la cavità toracica da quella addominale, si esercita appoggiando un cuscino all’altezza dell’ombelico e cercando di sollevarlo il più possibile attraverso una respirazione lenta e profonda. Una respirazione rapida, superficiale e frequente innesca la produzione del cortisolo, che come abbiamo visto è in grado di innescare stati infiammatori. Al contrario, grazie alla respirazione diaframmatica, inviamo al cervello un segnale di “pericolo scampato” che interrompe il cortocircuito di allarme continuo. Bastano 20 minuti di questa attività al giorno per potenziare in modo significativo le difese immunitarie.
Esercizio anti stress di uso immediato
Quella che ti proponiamo qui è una tecnica mutuata dallo yoga e che si esegue seduti, con la spina dorsale ben dritta, il mento rivolto verso il petto che deve essere spostato leggermente in avanti. Quando si è in questa posizione, si procede tirando fuori la lingua e respirando profondamente con la bocca. Il tempo da dedicare a questo esercizio è fra i 3 e i 5 minuti, terminato il quale bisogna inspirare trattenendo il respiro per 15 secondi circa, mentre si preme la lingua sul palato superiore. Si ripeta l’esercizio per un massimo di tre volte al giorno. Tutto il corpo trarrà grande beneficio e senso di pace da questa tecnica così particolare. A qualcuno capita di provare un leggero senso di formicolio del tutto normale durante l’esercizio; in questi casi ci si può fermare un attimo, rilassarsi, e poi riprendere allo svanire dell’effetto.
Dal Sito: riza.it
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