In questi giorni in cui si è tutti invitati a restare in casa, chi si trova a vivere da solo o per motivi diversi sta facendo esperienza di lunghi periodi di solitudine, potrebbe aver già sperimentato un malessere legato alla paura di restare da solo in casa. Questo problema, più comune di quanto si pensi, ha un nome preciso che è ecofobia.
Esso si presenta con ansia e uno stato di malessere generale che inizia nel momento in cui ci si trova da soli. Un problema che se non compreso può essere confuso con ansia o attacchi di panico ma che ha invece origini ben diverse e che quindi richiede strategie diverse per essere affrontato e superato.
Scopriamo quindi come riconoscere la paura di restare a casa da soli e le mosse da compiere per affrontarla nel modo corretto.
Paura di restare a casa da soli: come si manifesta
Esso si presenta con ansia e uno stato di malessere generale che inizia nel momento in cui ci si trova da soli. Un problema che se non compreso può essere confuso con ansia o attacchi di panico ma che ha invece origini ben diverse e che quindi richiede strategie diverse per essere affrontato e superato.
Scopriamo quindi come riconoscere la paura di restare a casa da soli e le mosse da compiere per affrontarla nel modo corretto.
Paura di restare a casa da soli: come si manifesta
L’ecofobia, o paura di restare da soli a casa, nasce dall’esigenza di evitare un luogo dove si è sperimentato qualcosa di brutto. In tal caso, si può avere paura di restare soli a casa dopo essere stati male al suo interno e non aver ricevuto il giusto soccorso o in seguito ad una qualsiasi situazione traumatica.
Si tratta di una condizione difficile da sperimentare e che può portare a diversi tipi di malessere che vanno dall’emicrania, al giramento di testa, alle pulsazioni aumentate e che, ovviamente, può sfociare in crisi d’ansia o in attacchi di panico.
Una situazione sicuramente spiacevole e per la quale è sempre necessario un aiuto di tipo medico.
L’ecofobia, infatti, mette in gioco diverse problematiche. Una è senza dubbio quella del trauma vissuto e che, di conseguenza, andrebbe affrontato ed elaborato e quella del rapporto con se stessi. Aver paura di restare a casa da soli implica infatti una svalutazione di se. Chi ha paura tende a pensare di non bastare a se stesso o di non poter far nulla per aiutarsi in caso di pericolo.
Ciò implica una mancanza di autostima che andrebbe analizzata e risolta al fine di poter guarire dalla paura di restare da soli con se stessi.
Come guarire dall’ecofobia
Una situazione sicuramente spiacevole e per la quale è sempre necessario un aiuto di tipo medico.
L’ecofobia, infatti, mette in gioco diverse problematiche. Una è senza dubbio quella del trauma vissuto e che, di conseguenza, andrebbe affrontato ed elaborato e quella del rapporto con se stessi. Aver paura di restare a casa da soli implica infatti una svalutazione di se. Chi ha paura tende a pensare di non bastare a se stesso o di non poter far nulla per aiutarsi in caso di pericolo.
Ciò implica una mancanza di autostima che andrebbe analizzata e risolta al fine di poter guarire dalla paura di restare da soli con se stessi.
Come guarire dall’ecofobia
Per risolvere un problema di ecofobia è indispensabile prima di tutto riconoscerlo e ammetterlo con se stessi. Fatto ciò, il passo successivo è quello di intraprendere un percorso di terapia che aiuti a capire l’origine del problema e il rapporto che si ha con se stessi.
Esistono terapie brevi o lunghe. In tutti i casi è però necessario analizzare le emozioni che si provano quando ci si trova da soli in casa e le strategie da mettere in atto per alleviare l’ansia intanto che il percorso terapeutico va avanti. Parlare del problema e abituarsi gradualmente a restare da soli in casa sono solitamente le tecniche ritenute più efficaci. A queste si aggiunge anche la possibilità di prendere con se un animale da compagnia, in grado di alleviare il senso di solitudine.
A prescindere dalla scelta, però, è indispensabile che il percorso venga svolto sempre e solo con un terapeuta che sappia gestirne tempi e modalità. Agire da soli o farsi aiutare da un amico, per quanto in buona fede, potrebbe portare infatti a peggiorare la propria condizione, rendendo ancor più invivibile la vita di tutti i giorni.
Esistono terapie brevi o lunghe. In tutti i casi è però necessario analizzare le emozioni che si provano quando ci si trova da soli in casa e le strategie da mettere in atto per alleviare l’ansia intanto che il percorso terapeutico va avanti. Parlare del problema e abituarsi gradualmente a restare da soli in casa sono solitamente le tecniche ritenute più efficaci. A queste si aggiunge anche la possibilità di prendere con se un animale da compagnia, in grado di alleviare il senso di solitudine.
A prescindere dalla scelta, però, è indispensabile che il percorso venga svolto sempre e solo con un terapeuta che sappia gestirne tempi e modalità. Agire da soli o farsi aiutare da un amico, per quanto in buona fede, potrebbe portare infatti a peggiorare la propria condizione, rendendo ancor più invivibile la vita di tutti i giorni.
Riuscire a superare l’ecofobia è sicuramente un’esperienza positiva ed in grado di far accrescere l’autostima e la voglia di vivere anche con se stessi, cosa importante anche da un punto di vista sociale. Sapere di potersi gestire autonomamente e di non dover dipendere mai da nessuno rende infatti più liberi e consapevoli delle proprie risorse. Cosa che consente di vivere a pieno la propria vita.
Ricordiamo che in questi giorni più difficili da gestire di altri, è possibile rivolgersi ai terapeuti anche online. In questo modo si avrà modo di confrontarsi sulla paura che si prova e ci si sentirà meno soli, consci di avere un supporto sul quale fare riferimento in caso di bisogno.
Dal Sito: chedonna.it
1 commento:
Io ne soffro da molti anni,sono riuscita a superare il restare sola a casa, durante il giorno.Di notte ho paura di sentirmi male e non riesco a stare sala.Cio' è da fare risalire al 1979,quando una notte che ero sola mi vennero convulsioni,colassi ecc.non riuscivo ad alzarmi a chiedere aiuto.Rimasi così tutta la notte,ero incinta di sette mesi.All ospedale persi i sensi e andai in coma x dieci giorni.La diagnosi eclampsia.
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