martedì 14 luglio 2020

Estate che ansia! Come mai i sintomi si intensificano durante l'estate?


Con l’arrivo dell’estate, le giornate cominciano ad essere più calde e soleggiate, le possibilità di uscire e stare fuori casa diventano più frequenti e, questo, solitamente, comporta un maggiore benessere.

D’altra parte, per tante persone, questo momento dell’anno coincide anche con l’inizio e l’intensificarsi di diversi sintomi d’ansia che durante l’anno sembrano restare più “sotto-pelle”, causando così, durante questo periodo, un maggior senso di disagio e un limite della percezione della propria libertà di movimento (minor senso di autonomia).

Infatti, durante questo periodo, il maggior numero di chiamate che ricevo come psicologo sono inerenti a tematiche di tipo ansioso.

Ma perché d’estate si avverte più ansia?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo anzitutto comprendere come funzionano, o meglio come “avvertiamo” le nostre emozioni.
Le emozioni non sono solamente stati mentali che avvengono nel nostro cervello ma corrispondono più che altro, ad un modo di sentire che ci coinvolge interamente, con tutto il nostro corpo.

Cosa significa? 

Per intenderci, quando ci sentiamo allegri per un dato evento o una certa circostanza, ci sentiamo anche attivi ed energici, ci sentiamo più aperti verso l’ambiente (e questo succede anche se decidiamo di restare a casa a guardare un film).
L’ansia invece, con i suoi correlati fisiologici, produce un senso di allarme e di attesa, e questo generalmente provoca una maggiore “anticipazione” rispetto agli eventi quotidiani, che tradotto significa avvertire in anticipo e con angoscia quello che ci attende o ci apprestiamo a fare, con pensieri quali: “se entro nel locale mi sentirò male!” “andrà tutto bene domani al mare?”  “E se mi veniise qualcosa mentre siamo al ristorante?” “Come faccio con le vacanze?” e così via..).
In pratica, si è immersi e a volte invischiati, in una sorta di film mentale in cui si anticipano gli eventi da affrontare.
Quello che comunque è importante comprendere, è che a seconda dello stato emotivo che ci appartiene in certo momento (buonumore, tristezza, timore, ansia), corrisponde anche un senso di sentirsi nei confronti del mondo, di se stessi e degli altri

  • Gioia⇒maggiore spinta verso il mondo e gli altri.
  • Tristezza⇐minore spinta verso il mondo e gli altri (ma anche una certa apertura verso se stessi).
  • Ansia↔maggiore spinta all’anticipazione degli eventi e (contemporaneamente) minore senso della propria capacità di autonomia.

Questo avviene perchè la mente e il corpo sono un tutt’uno e tra i due non c’è separazione ma comunione, intreccio.
Adesso possiamo meglio comprendere come mai d’estate aumentano i sintomi d’ansia, e per farlo ci serviremo di un esempio di vita quotidiana.

I sintomi d’ansia estivi

Avete presente quella sensazione di vuoto d’aria che si crea nello stomaco nel momento in cui la macchina sulla quale viaggiate attraversa un cavalcavia ad una certa velocità? (la sensazione è simile a quella che si avverte sulle giostre, per intenderci).
Ora, ad alcune persone, questa sensazione procura piacevolezza (come per quei bambini che si divertono nell’essere lanciati in aria), altre persone, invece,  al momento del passaggio dell’auto sul dosso potrebbero esserne infastidite, avvertendo un leggero giramento di testa, una vertigine o anche una sensazione di allarme generalizzato.
Lo stesso potrebbe avvenire quando si otturano le orecchie su un treno in movimento o come vedremo tra poco, proprio durante certe giornate di caldo.

Come mai accade questo?

Abbiamo detto poc’anzi che mente e corpo sono un tutt’uno.
Tutti noi sappiamo infatti che le emozioni possono influenzare il nostro corpo ( ad esempio uno stress prolungato può provocare un mal di stomaco, gastrite etc.) ma quello che molti non sanno è che, nella direzione opposta, i segnali provenienti dal nostro corpo possono influenzarci emotivamente (ad esempio l’aumento del battito cardiaco può aumentare l’ansia)
Cioè, alcuni segnali provenienti dal nostro corpo potrebbero in determinate circostanze generare un vissuto di ansia e, col primo caldo dell’estate, sono diversi i segnali provenienti dal corpo che possono influenzarci emotivamente e generare ansia.

Quali sono i segnali principali che generano ansia?

I segnali principali provenienti dal corpo che causano ansia durante questo periodo sono:

  • il caldo e la sudorazione
  • l’afa e i cambiamenti del battito cardiaco;
  • la luce e la maggiore attivazione fisiologica  (specialmente quella solare)
  • altri segnali non specificati.

A questo punto, potremmo giustamente chiederci:

come mai questo non avviene ogni volta?
cioè, perchè un giorno si avverte una forte ansia durante una bella giornata di caldo mentre in altri giorni e situazioni simili non si avverte lo stesso disagio?
Se è il caldo ad essere responsabile della nostra ansia, perchè quando siamo al mare potremmo sentirci rilassati e per nulla ansiosi?

Per due motivi fondamentali:

Il primo motivo sta nel fatto che questo è soltanto uno dei meccanismi responsabili di una certa quota di ansia vissuta durante questo periodo dell’anno, ma esso da solo non può certamente includere tutte le diverse ragioni alla base dei vissuti d’ansia legati a questo periodo:
ragioni e motivazioni che necessitano, per ciascuno, un ascolto individuale e non certamente una lettura oggettiva quasi fosse il tagliando dell’auto. 

In secondo luogo, proprio perchè non siamo delle macchine, ciascuno di noi non risponde agli eventi e alle situazioni in maniera sempre identica. Infatti non ci arrabbiamo, soffriamo, gioiamo e amiamo sempre allo stesso modo ma tutto dipende dai contesti, dalle persone e dai momenti di vita nei quali siamo immersi.

In sostanza?

Quando diciamo che i primi segnali di caldo dell’estate sono generalmente portatori di una maggiore ansia, dobbiamo tenere presente che non è certamente il solo caldo in sè l’artefice degli stati ansiosi di cui si fa esperienza.
Questi, come abbiamo detto, sono generalmente responsabili di un acuirsi di una condizione che è sotto-pelle, sotto-traccia durante il resto dell’anno.
Infatti, proprio perchè si parla di un acuirsi, ciò significa che è molto difficile che l’ansia venga sperimentata unicamente durante questo periodo, mentre, è molto più probabile che essa sia presente anche durante il resto dell’anno, anche se in estate  può presentarsi con maggiore intensità.

Come si spiega?

Il perchè ciò accada dipende non solo dai fattori summenzionati (caldo, afa, etc..) ma anche da una certa inclinazione da parte di molti ad accogliere i segnali proveninti dal corpo con un senso di maggiore allarme ( molte volte in maniera del tutto inconsapevole). E dato che durante questo periodo dell’anno i segnali provenienti dal corpo sono più intensi, ecco che questo periodo diventa particolarmente delicato e disagevole.

Conclusioni

Abbiamo brevemente illustrato uno dei meccanismi responsabili della maggiore sensazione di ansia avvertita con l’inizio e durante il periodo estivo. Abbiamo detto che le sensazioni provenienti dal corpo, maggiormente stimolato durante questa stagione dell’anno, potrebbero concorrere ad un senso di ansia più forte.
Non si tratta di un singolo meccanismo in azione ma solitamente della combinazione di più canali.
Tuttavia,  va subito precisato, che chi è solitamente incline a certi vissuti d’ansia e di sofferenza non dovrebbe per questo considerarli come un fatto scontato e inevitabile della propia esistenza.
Ciò che ci contraddistingue come esseri umani non è la staticità e l’inflessibilità ma al contrario la nostra naturale predisposizione al cambiamento, specie da uno stato di malessere e di disagio.
Noi esseri umani non siamo nè tavoli, nè case, nè macchine, non siamo oggetti, ma individui in carne ed ossa, e in quanto tali aperti al divenire, al cambiamento della nostra storia di vita.
Per questo è fondamentale rompere il meccanismo del sintomo ansioso e comprenderne i significati, perchè ciò vorrebbe dire non solo gestire la sofferenza e il disagio, ma aprirsi a se stessi,  al mondo e agli altri nella propria irripetibile unicità, con la propria identità più autentica.

Dott. Diego Chiariello
Psicologo-psicoterapeuta


Dal Sito: pdicologo-pagani.it

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