giovedì 9 luglio 2020

Sindrome dell'abbandono: la paura che tutto finisca per sempre e come gestire queste emozioni



Ti è mai capitato di avere paura di perdere una persona che ami e di provare l’angoscia e ansia che tutto finisca per sempre, anche se non ce n’è motivo? Succede a tutte di avere dei dubbi e delle insicurezze in amore, ma quando si vivono spesso le relazioni in questo modo, si parla di sindrome dell’abbandono. Tranquilla, non è malattia né una patologia, ma solo una fobia che ti porta ad avere una paura eccessiva di perdere affetti e relazioni e di rimanere sola. È più diffusa di quando tu possa immaginare e di solito ha a che fare con traumi infantili e separazioni dolorose che abbiamo vissuto nel passato. Oltre a farti vivere male una storia d’amore o di amicizia, perché la paura di essere abbandonata prevale su tutto, può anche portarti a vivere relazioni tossiche o di dipendenza, in cui preferisci restare invece di affrontare l’ansia da separazione. Ecco perché è importante conoscere i sintomi della sindrome abbandonica e capire come superarla.

Che cos’è la sindrome dell’abbandono

Chi la vive ha la costante paura di essere rifiutata e lasciata, anche se non ci sono reali motivi che fanno presagire questo. Si prova un’angoscia e una preoccupazione perenne, mossa dalla convinzione che tutti questi timori prima o poi si trasformeranno in realtà. Il risultato è che così non si riesce a instaurare un reale rapporto di fiducia con l’altr* e si innescano dinamiche malsane, come comportamenti ossessivi, manie di controllo verso il partner e attacchi di gelosia che vanno a logorare la storia. Ci si sente sempre sull’orlo di un baratro, perennemente in allerta che prima o poi la profezia di essere scaricati o traditi dal partner si avvererà. E in qualche modo questo succede, ma solo perché il rapporto mancando di fiducia e di rispetto diventa faticoso e insopportabile, facendo allontanare il partner. La fine della relazione non fa altro che rafforzare la paura di essere lasciati soli, aumentando i pensieri negativi e il malessere, fino ad arrivare anche alla depressione post abbandono. Il risultato? Si rafforza e si nutre l’idea che si è destinati a soffrire per amore. L’ansia da separazione non riguarda solo la sfera sentimentale, ma si può estendere a tutte le altre relazioni che abbiamo: dalla famiglia alle amicizie. E può spaziare dal timore che non quella persona sparisca e non faccia più parte della nostra vita, ma nel pensiero costante e negativo che possa succedergli qualcosa di brutto o addirittura morire.

Sindrome dell’abbandono: ecco le cause che ci sono dietro

Per capire le motivazioni che portano a soffrire per questo costante senso di abbandono vanno ricercate nella propria infanzia e sono strettamente legate ai modelli di attaccamento, cioè dal tipo di relazione che abbiamo instaurato con i nostri genitori. Se ci siamo sentiti insicure è perché il nostro bisogno di essere accudite, coccolate, comprese e protette non è stato sufficientemente soddisfatto e questo ci ha portato a sviluppare anche questa sensazione costante di sentirsi lasciati da sole e non amate. È anche possibile che questa paura di essere rifiutati si sia manifestata per eventi drammatici, come la morte o l’abbandono da parte dei genitori. Diciamo che fino ad un certo punto la paura di essere abbandonati è comune, il problema sorge quando questa sofferenza va ad intaccare tutte le relazioni future, perché si tende a ripete lo stesso modello relazionale: non valgo nulla, non merito di essere amata, quindi sicuramente tutti prima o poi mi abbandoneranno.

Dal Sito:cosmopolitan.com

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